giovedì 21 giugno 2012

Il sapone fatto in casa


Perfettamente in linea con la voglia di fabbricare oggetti e articoli di uso comune,anche nella cosmesi si assiste al ripristino di vecchie casalinghe abitudini.
Perchè fare il sapone in casa?per rispondere a tre esigenze:che sia naturale,a basso impatto ambientale e poco costoso.

 

Molto interessante e curioso il mondo della saponificazione raccoglie adepti in giro per l'italia e,di recente ,si sono raccolti in occasione del Primo Seminario di Cosmesi Naturale.
E' un mondo profumato,colorato,multiforme e accattivante.Sensazioni che si provano fortemente nelle botteghe di saponi e che vale la pena di riproporre in ambito domestico.
E via la sperimentazione!
 

 
 Si parte sicuramente dalla meticolosa scelta degli ingredienti,rigorosamente bio,provenienti dalle zone di produzione piu' vicine. Al via,quindi a ciotoline contenenti:olio d'oliva,di zucca,di palma,di ricino,olii essenziali e poi ancora soda caustica,acqua distillata e tanta fantasia.



 I saponi possono poi essere declinati nella variante scrub con l'aggiunta di semi di papavero e argilla e liquidi con il procedimento a freddo.
 


Ricette sempre nuove per le quali si puo' concorrere alle svariate competizioni organizzate.
In cucina ci armiamo di stampini (vanno bene anche vecchi vasetti di yougurt), frullatore ad immersione,mestoli.Gli stampi ospitano il composto per 48 ore,avvolti in una coperta di lana(come per la pasta della pizza),successivamente,tolti dagli stampi, stagionano per un mese circa in un luogo fresco.

 




 La procedura per la produzione casalinga del sapone ricorda molto la preparazione di piatti gustosi,i riti,simili e altrettanto rigorosi permettono di sfornare ricette sempre piu' appetitose.

E' un tripudio di profumi,odori e forme che saziano i cinque sensi!

La Signorina P.

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